Whisky

Il Whisky, nato in Irlanda o in Scozia, è il più nobile dei distillati di cereali. Orzo, mais, segale, avena e frumento sono i cereali più impiegati, ma nelle differenze tra le numerose tipologie entrano in gioco fattori come l’acqua impiegata, la zona e le tecniche di fermentazione e di distillazione, il legno delle botti, i tempi e i luoghi di invecchiamento. Tre sono le tipologie di Whisky più significative: il Whisky di maltoWhisky di cereali e blended Whisky.

IL WHISKY DI MALTO
Orzo, torba e acqua sono gli elementi dai quali si ottiene il Whisky di malto.


MALTATURA
: accuratamente puliti e messi a bagno per 48 ore in acqua a 10-15 °C, i chicchi di orzo assorbono umidità e passano dal 14 al 45% di acqua, necessaria per far germogliare l’orzo e per innescare l’azione degli enzimi, soprattutto delle diastasi, che rompono le molecole di amido in quelle di zuccheri semplici, che potranno essere fermentate dai lieviti. Il germogliamento del malto è bloccato soffiando aria calda ottenuta dalla combustione della torba, insieme di arbusti, rami, erica e foglie, che darà all’orzo il tipico aroma e gusto affumicato.

Il mosto bollente non ancora fermentato, è filtrato, raffreddato a 20°C e trasferito in cisterne dove si andranno ad aggiungere i lieviti selezionati e si avvia la fermentazione. Gli zuccheri fermentano e formano un liquido tra i 7-9% di alcol, che subisce una doppia distillazione nei tipici alambicchi, la cui forma influenza il carattere dei Whisky, motivo per cui ogni distilleria è gelosa dei propri distillatori e li mantiene immutati negli anni. La secondadistillazione è la fase più delicata del processo, durante la quale il mastro distillatore deve controllare la qualità e le caratteristiche del distillato, eliminare le teste e le code e conservare solo il cuore, con circa il 65-72% di alcol etilico. La successiva riduzione del grado alcolico è fatta con acqua distillata, e il distillato passa all’invecchiamento in botti di quercia. Alla fine, eventualmente dopo un’ulteriore aggiunta di acqua distillata, il Whisky è messo in bottiglia.

Il classico Whisky di malto prodotto in Scozia è quello chiamato Single Malt, ottenuto solo ed esclusivamente da orzo maltato e prodotto da una sola distilleria. Quando Whisky di puro malto d’orzo provenienti da diverse distillerie sono miscelati tra di loro, si ottiene il Pure Malt.

IL WHISKY DI CEREALI
La Scozia produce anche Whisky ricavati da frumento e mais, detti Grain Whisky. Se è ottenuto da una sola distilleria si chiama Single Grain, mentre se sono miscelati prendono il nome di Blended Scotch Whisky, che rappresentano la stragrande maggioranza dei Whisky scozzesi bevuti nel mondo. Il Whisky di cereali, essendo neutro e privo di spiccata personalità, è adatto per il blending, miscelazione di numerosi Whisky che dà origine ai Blended.

IL MONDO DEI WHISKY
Il mondo del Whisky scozzese, si divide in Single Malt e MaltSingle Grain e Grain e i numerosi Blended Scotch Whisky, che coprono il 95% del mercato dei distillati di questo paese.

Il Whisky scozzese è caratterizzato da due tratti: la dolcezza del malto e la secca aromaticità della torba. In Scozia nessun Whisky può essere imbottigliato e messo sul mercato prima di aver trascorso almeno tre anni in botti di rovere.

L’età riportata in etichetta indica che i distillati impiegati nel blending hanno avuto un invecchiamento non inferiore a quegli anni.


Whiskey
, scritto con la “e” e non nel classico modo “whisky” , è un distillato prodotto in Irlanda, oggi quasi tutto nel centro di distillazione di Midleton, dove se ne producono diversi tipi. Il Whiskey è ottenuto da orzo maltato e non maltato, con eventuali percentuali di altri cereali. A differenza dei whisky scozzesi, che vengono distillati due volte, il whiskey è in genere ottenuto con una distillazione continua o con una tripladistillazione, ottenendo così un prodotto più pulito e più ricco di alcol etilico. Per legge deve sostare in botte almeno 3 anni e la riduzione del grado alcolico con acqua lo porterà ad una concentrazione mai inferiore al 40%.

I whisky degli Stati Uniti sono: il Rye Whiskey, il Corn Whiskey, il Bourbon Whiskey e i Tennessee Whiskey.

La segale è la base per ottenere il Rye Whiskey, che deve contenerne almeno il 51%,

La base del Corn Whiskey, invece, è il mais che deve contenerne almeno l’80%.

A base di mais, almeno il 51%, è anche il famoso Bourbon, che prende il nome dalla Contea del Kentucky dove probabilmente è nato. Nella sua ricetta sono previste anche piccole quantità di segale, grano e malto d’orzo.

Il Tennessee Whiskey è prodotto come il Bourbon a partire almeno dal 51% di mais, ma solo nello stato omonimo.

In Canada, il Whisky è prodotto nelle zone meridionali, verso il confine con gli Stati Uniti.
I Whisky canadesi sono prodotti soprattutto da segale, con l’aggiunta di mais e piccole parti di altri cereali, addizionati di alcol neutro che ne alleggerisce il gusto finale. Per legge deve sostare almeno 3 anni in botti usate per lo sherry, Bourbon, Brandy, oppure nuove.

Il Whisky prodotto in Giappone invece, risente di una chiara impronta scozzese basandosi essenzialmente sull’impiego di orzo maltato, in genere poco torbato. Sottoposto ad una doppia distillazione è fatto invecchiare in botti di rovere nuove, o usate per lo Sherry o Bourbon.
Il Whisky giapponese si differenzia dal capostipite scozzese essenzialmente nell’intensità del profumo e nell’aromaticità data dalla torbatura, in Giappone molto più sfumata, che lascia spazio a quella del malto, sua caratteristica peculiare.